Conquista cromwelliana dell'Irlanda parte delle Guerre dei tre regni | |||
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Data | 15 agosto 1649 - 27 aprile 1653 | ||
Luogo | Irlanda | ||
Esito | Conquista dell'Irlanda da parte delle forze di Cromwell | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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Effettivi | |||
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La conquista cromwelliana dell'Irlanda si riferisce alla presa della nazione irlandese da parte dei britannici avvenuta durante la Guerra dei tre regni. Il loro esercito (New Model Army) sbarcò in Irlanda nel 1649. La conquista dell'isola fu completata nel 1653.
Al tempo dell'invasione l'Irlanda era sotto il controllo della Confederazione cattolica; in Gran Bretagna imperversava la guerra civile tra realisti (sostenitori di Carlo I, chiamati Cavalier) e parlamentaristi (sostenitori del Parlamento di Londra, chiamati Roundheads), guidati dal comandante Oliver Cromwell. Nel 1648 l'Irlanda confederata aveva stipulato un'alleanza con i realisti (la fazione che sosteneva re Carlo I, detta anche dei Cavalier). Però nel 1649 i Cavalier furono sconfitti da Cromwell durante lo scontro interno della Guerra civile inglese e re Carlo I fu condannato a morte.
Dopo la decapitazione di Carlo I, i Roundheads (i parlamentaristi) attaccarono l'Irlanda. Durante il primo anno di guerra l'esercito fu comandato da Oliver Cromwell. L'armata inglese occupò l'isola e pose fine alle guerre confederate irlandesi. Successivamente i vincitori modificarono le leggi penali irlandesi in modo da colpire i cattolici, che costituivano la maggioranza della popolazione, confiscando loro beni e terreni. La conquista operata dai parlamentaristi fu brutale: a tutt'oggi Cromwell è una delle figure storiche più odiate dagli irlandesi[1]. L'effettiva responsabilità di Cromwell circa le atrocità commesse dall'esercito inglese sono ancora oggetto di dibattito. Alcuni storici sostengono che il comportamento tenuto da lui e dai suoi soldati fosse in linea con quello comunemente accettato in tempo di guerra e che fosse stato poi enfatizzato dai propagandisti della causa cattolica[2]. Queste teorie sono a loro volta oggetto di discussione. Innegabile è l'enorme impatto che la guerra ebbe sulla popolazione irlandese. Le stime non sono univoche, ma si parla della morte di una percentuale variabile dal 15-25% fino alla metà della popolazione[3].
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